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“Il grande Kahuna”

per i 25 anni di carriera di Tonio Logoluso

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Una giornata lavorativa di tre venditori di lubrificanti industriali, alla ricerca del grande colpo con un cliente rinomato (il grande Kahuna). Questa è la semplice trama. L’azione però si sviluppa straordinariamente in una serie di dialoghi fittissimi, continui, con i tre personaggi in scena che discutono di religione, di affari, di donne, della vita. Un confronto fra tre generazioni diverse (un ventenne, un quarantenne e un cinquantenne) che traccia un quadro di grande pathos emotivo e narrativo.

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Un rispecchiamento implacabile dell'essere umano odierno, che tolta ogni veste da piccolo borghesuccio nasconde un enorme paradosso, sfogato, per l'incapacità di eliminarlo, nell'odio verso l'altro, nel narcisismo, nel pessimismo o nella fede evanescente.

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Il testo si regge su dialoghi brillantissimi e di grande impatto, alterna drammaticità a raffinato umorismo, elementi che da soli ne fanno un capolavoro, contribuendo a dare anche molta azione alla messinscena. La musica (assai presente), insieme agli effetti di fondo integra il senso di continua tensione emotiva della pièce. È questo il testo che Tonio Logoluso ha scelto per i suoi 25 anni di teatro, una sorta di “summa” dell’esistenza moderna raccontata attraverso la magia del palcoscenico.

Il grande Kahuna

di Roger Rueff

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